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ABUSO SESSUALE ADULTI

 

COME POSSO USCIRNE ?

Quando è necessario ricorrere all’intervento di un medico.

Spesso non esistono conferme mediche che un bambino abbia subito una violenza sessuale: molte di queste pratiche non lasciano alcuna traccia sul corpo. Tuttavia, in simili circostanze, nulla viene tolto alla credibilità di vostro figlio.

Una visita dal medico è consigliata nelle seguenti circostanze:

  • - dolori nella regione genitale e anale
  • - pipì dolorosa
  • - arrossamenti, gonfiori, secrezioni nella regione genitale e anale
  • - perdita di sangue, odore insolito nella regione vaginale e anale

Spesso i bambini non mostrano alcuna conseguenza fisica, tuttavia è forte la preoccupazione che al loro corpo sia accaduto qualcosa di male. Può quindi rivelarsi utile che il bambino venga visitato da un medico e possa così essere rassicurato che il suo corpo è a posto e "normale".

È inoltre positivo che il medico sia esperto e competente nel trattare bambini che abbiano subito una violenza sessuale. Una tale competenza è dimostrata dal lasciare molto tempo a disposizione per parlare con vostro figlio e con voi, che si rinunci a imporre determinati controlli e che venga data assoluta priorità alla ricostituzione della salute fisica e psichica di vostro figlio. Non abbiate timore di chiedere al medico di raccontarvi le sue esperienze e, se necessario, di fornirvi ulteriori indicazioni.

 

Quali sono i segnali lanciati da un bambino che ha subito una violenza sessuale

Dopo aver subito un abuso sessuale i bambini possono mostrare modelli di comportamento anche molto diversi tra loro. I più piccini ripropongono nel gioco ciò che hanno vissuto, non potendo ancora dare un nome alle loro esperienze.

I bambini di tutte le età segnalano in genere in modo più o meno chiaro di avere subito una violenza sessuale. Non è sempre facile recepire questi segnali, ma non ignorate un certo tipo di comportamento di vostro figlio che vi possa irritare. Fate attenzione ai cambiamenti, senza però farsi prendere dal panico nel caso in cui corrisponda al vero il fatto che vostro figlio sia stato o sia vittima di molestie sessuali.

Una volta accertato questo fatto, una reazione il più tranquilla possibile è di grande aiuto per il bambino, per voi stessi e per la vostra famiglia.

Qui di seguito sono riportate alcune delle anomalie più comuni di cui soffrono i bambini quando non riescono ad affrontare e risolvere un problema; queste possono verificarsi anche dopo aver subito violenze a carattere sessuale:

  • - disturbi del sonno, incubi, paura di mostri
  • - mancanza di appetito, difficoltà a mangiare e bere
  • - paura di determinate persone o luoghi, eccetera
  • - difficoltà a scuola, ad esempio: improvvisa svogliatezza,
  • - rifiuto a partecipare, ritorno a casa estremamente agitato
  • - chiusura nei confronti degli altri, paura degli estranei,
  • - mancanza di amicizie tra i coetanei
  • - ripetuti comportamenti regressivi
  • - reazioni isteriche, ad esempio urla apparentemente "senza motivo"
  • - chiusura a riccio
  • - comportamento misterioso, commenti del tipo "non posso mica raccontarti tutto"
  • - riproduzione di situazioni a carattere sessuale con bambole, disegni, amici
  • - linguaggio "sessualizzato"
  • - improvvisa paura della violenza; giochi che iniziano con la minaccia: "guarda che se racconti tutto…"
  • - comportamento strano, ad esempio comportamento da adulto anche tra i bambini piccoli, nuovi nomi per i genitali; nel caso degli adolescenti, frequenti cambi di partner e promiscuità.

 

Cosa può aiutare vostro figlio.

Quando vi pare chiaro che vostra figlia o vostro figlio abbia subito una violenza sessuale la cosa migliore sarebbe un colloquio aperto in un clima rassicurante. Spesso tuttavia questo non è così facile.

Forse vi rendete conto di quanto sia difficile parlare di sessualità, di vita e esperienze sessuali: questo capita a molte persone, e quindi non è strano che questa difficoltà risulti con estrema chiarezza.

Vostro figlio ha adesso bisogno di un aiuto speciale, oltre che del "permesso" di prendere coscienza ed esprimere i propri sentimenti. In questo modo può più facilmente elaborare i propri problemi e eliminare le altre anomalie.

La maggior parte dei bambini non parla delle violenze sessuali subite per non ferire gli adulti che sono loro vicini, o per paura di essere ritenuti colpevoli o di non essere creduti, o ancora, per timore di essere poi respinti.

Quando i bambini raccontano delle molestie sessuali subite lo fanno poco alla volta, tralasciando all’inizio le parti più terribili per vedere dapprima la reazione al loro racconto.

I bambini, in genere, non raccontano bugie quando parlano di esperienze sessuali con adulti. Soprattutto i più piccini non sono in grado di inventare il racconto di una violenza sessuale. Al contrario, è più semplice rimuovere la violenza o fare finta che sia successo qualcosa di molto meno grave  di quello che è accaduto in realtà. Questo accade per proteggere sé stessi e gli altri (compresa la persona che ha abusato di loro). Molti bambini riescono così bene a rimuovere quello che è successo da non riuscire più a ricordarlo.

Date retta alle vostre sensazioni e credito a vostro figlio, anche se, in altre situazioni, non dice sempre la verità.

Se vostro figlio è stato o è vittima di un abuso sessuale potete comportarvi nel modo seguente:

  • - siate disponibili e interessati a vostro figlio come persona, anche nei dettagli che lo colpiscono. Più forte la percezione di questa disponibilità, maggiore la probabilità che vostro figlio si apra con voi.
  • - Credete a vostro figlio, ripetetegli che credete a quanto vi racconta e che siete contenti che sia disposto a parlarne con voi. Permettetegli di raccontare la sua esperienza anche nei dettagli, se ne ha bisogno e siate altresì pronti ad accettare che non sia più disposto a parlarne. Vostro figlio, e voi stessi, avete bisogno di tempo.
  • - Non incolpate vostro figlio. Cercate di fare bene attenzione di non dare mai la colpa a vostro figlio di quello che è accaduto. Anche se non deliberatamente, domande del tipo: "Perché lo hai lasciato fare?" "Perché diavolo sei andato in bagno?" "Perché non me lo hai raccontato prima?" suonano come un atto di accusa. Non dimenticate mai la fatica che costa a vostro figlio il raccontare queste esperienze, anche se voi stessi soffrite molto.
  • - La responsabilità è della persona adulta. Ditelo, nonostante quello che vostro figlio racconta, fa o prova. Non è stato un errore di vostro figlio o vostra figlia, non sta a loro spiegarne i motivi o averlo provocato. I bambini devono sapere che la responsabilità di atti sessuali tra adulti e bambini è sempre della persona adulta.
  • - Date a vostro figlio sicurezza. Vostro figlio ha adesso bisogno di un particolare clima di sicurezza. Riflettete insieme su cosa può farlo sentire sicuro e protetto. Offritegli il vostro affetto e la vostra vicinanza, se lui la desidera. Rispettate però anche il desiderio di allontanarsi e stare solo.

Se vostro figlio è stato minacciato dalla persona adulta potete spiegargli che questa minaccia non era che un trucco per impedirgli di raccontare cosa è successo e che in realtà non corre alcun pericolo.

Se vostro figlio si sente altrove più sicuro che a casa assecondate questo desiderio anche se può riuscirvi difficile. Vostro figlio ha bisogno di sentire che qualcuno è responsabile della sua sicurezza.

  • - Siate capaci di stare ad ascoltare. Cercate di non parlare o fare domande più di quanto non sia necessario per capire. Troppe domande impediscono al bambino di esprimersi.

  • - Permettete al bambino di parlare delle sensazioni buone e consentitegli di provare sensazioni positive e negative. Chi abusa sessualmente dei bambini spesso gode della loro fiducia e amicizia. Quindi il bambino potrà nutrire sentimenti buoni anche nei confronti di chi lo ha violentato, quantunque questa persona abbia compiuto un gesto che lo ha confuso, un gesto sgradevole o, addirittura, un gesto che lo ha ferito. Solitamente è difficile stare ad ascoltare senza reagire con rabbia. Se riuscirete a lasciarlo parlare delle sensazioni buone, senza reagire con rabbia, lui si sentirà sollevato.

  • - Non cercate di mostrarvi iperprotettivi o di ridurre le attività normali. Rimproveri e proibizioni non aiutano certo il bambino a superare la violenza sessuale.

  • - Le coccole e le affettuosità non sono controproducenti, a condizione che il bambino sia d’accordo. Spesso i genitori dei bambini che hanno subito violenza al di fuori della famiglia non si sentono sicuri di poterli avvicinare.

  • - Ci vorrà forse un po' di tempo prima che voi riusciate ad avere un nuovo scambio di affettuosità con il vostro bambino e lui con voi. Cercate di comportarvi nel modo consueto: negargli le vostre attenzioni potrebbe essere sentito come una punizione o come un segnale che qualcosa in lui non va. Aiutate il bambino a sentirsi nuovamente sicuro e protetto.

  • - Non dimenticate gli altri figli. Durante questa situazione di crisi non dimenticate gli altri figli e non cercate di convincerli che non è successo nulla. Anche i fratelli hanno bisogno di comprensione e attenzioni; anzi ne hanno bisogno più che mai se anch’essi conoscono o sono legati alla persona che ha commesso l’atto di violenza. Spesso i fratelli intuiscono o sentono in modo molto chiaro che qualcosa non va e si ritengono colpevoli, perché credono di non essere riusciti a dare al fratellino/alla sorellina la protezione di cui aveva bisogno. È pertanto consigliabile parlare apertamente con loro e spiegare loro quale comportamento tenere.

  • - Cercate aiuto. Sapere come trattare il bambino non vi sarà di molto aiuto se avete la sensazione che si tratta di un problema che per voi è troppo grande. Un passo responsabile potrebbe essere quello di parlarne con una persona di fiducia e/o prendere in esame altre possibilità di aiuto, come ad esempio, rivolgersi a consultori familiari o al più vicino centro per la protezione del bambino. Richiedete la consulenza di personale specializzato, sensibile a questa problematica e con un’esperienza specifica con bambini che hanno subito violenza sessuale, che sia pertanto in grado di aiutare anche a genitori.

 

Come spiegare quello che è successo

È difficile trovare le parole giuste, che aiutino il bambino a capire cosa è successo, e forse prima dovreste cercare voi stessi di comprendere quanto è accaduto.

Alcuni bambini percepiscono in modo chiaro che è stato brutto, perché hanno provato dolore, che è stato sgradevole o che sono stati minacciati. Alcuni sentono che è stata una cosa sbagliata, ma non sono sicuri del perché. I bambini che non sono stati profondamente feriti o impressionati negativamente, ma che sono stati invece stimolati, potrebbero voler sapere cosa c’era di sbagliato in quel gioco o in quella persona.

Proprio i bambini piccoli possono essere ulteriormente confusi da affermazioni troppo "semplicistiche". Dire, ad esempio, che si tratta di una persona malata o malata nella testa può effettivamente essere compreso dal bambino come sinonimo di "malattia" e quindi il bambino può avere paura  che la persona si ammali o addirittura muoia. Inoltre i bambini non dovrebbero crescere con l’idea che il sesso sia sporco o sia male.

Una possibilità potrebbe essere quella di dire al bambino che ci sono cose (come il sesso) che gli adulti possono fare soltanto con altri adulti e non con i bambini. Ci sono cose che i bambini non possono ancora fare (ad esempio, è chiaro che i bambini non possono ancora guidare la macchina, non vanno a lavorare, non bevono alcol) e vigilare che questo non accada è compito dei genitori/degli adulti. Lo stesso vale per l’approccio sessuale fra il bambino e l’adulto; tale approccio è negativo perché avviene fra un adulto e un bambino. È un atteggiamento proibito all’adulto perché queste cose non sono ancora adatte al bambino, lo saranno quando sarà grande.

Si possono mettere in evidenza le strategie di adescamento, seduzione, imbroglio, intimidazione, ricatto, induzione al segreto messe spesso in atto dall’abusante, per far comprendere al bambino che quello che è avvenuto, anche se di per sé non sentito come minaccioso, era all’interno di una relazione profondamente sbagliata e strumentalizzante.  

Si può spiegare che la persona adulta che ha violentato il bambino ha un problema poiché ha avuto dei rapporti sessuali con un bambino, invece che con adulto. È importante dare un giudizio più sul comportamento che sulla persona, specialmente se si tratta di una persona che al bambino piace.

Si tratta di un compito per voi molto difficile. Se siete in grado di comunicare che il comportamento di una persona può essere giusto o sbagliato, senza che l’intera immagine della persona venga compromessa, riuscirete ad aiutare il bambino a comprendere le sensazioni, sia positive che negative. Di frequente si può osservare che i bambini si assumono la colpa di quanto è accaduto in misura crescente, quanto più sono vicini alla persona che ha abusato di loro. Spesso si sentono più colpevoli se è (tutta) la persona dell’adulto ad essere condannata.

 

 

Quando è necessario richiedere l’aiuto di un esperto?

Anche quando vi sentite vicini al vostro bambino e capite che è stato oggetto di violenza sessuale, per lui o lei potrebbe non essere possibile avere fiducia in voi.

Questo accade soprattutto quando al bambino è stato imposto di mantenere il segreto, di non dire nulla ai genitori; il bambino si sente estremamente vincolato a tale promessa, non da ultimo perchè vuole proteggere la madre o il padre o perchè ha paura di perderne l’affetto.

Un esperto potrà aiutare il bambino a liberarsi dal peso del suo segreto. Il suo intervento è indispensabile quando il bambino sia in forte stato confusionale. E questo è tanto più plausibile, quanto più è stretta la relazione fra il bambino e la persona che ha abusato di lui.

Forse credete che il bambino sia troppo giovane per essere sottoposto ad una terapia, ma un buon terapeuta può far sì che il bambino si senta sicuro, cosicché timori nascosti, paure e sentimenti contrastanti possano essere mediati, generando distensione e rendendo possibile il cambiamento.

Quando i genitori si confrontano con il problema della violenza sessuale subita dal loro bambino, la loro agitazione e le loro reazioni sono spesso così forti, che essi stessi hanno bisogno di aiuto per potere, a loro volta, aiutare il bambino.